3.11.2014

SICUREZZA NELLE SCUOLE

Le Province del Friuli Venezia Giulia hanno risposto alle direttive nazionali sulla scuola che, su indicazione del premier, intendono essere d’avvio per un vasto piano per l’edilizia scolastica: sono stati quantificate in 21,8 milioni di lire le segnalazioni al Governo per gli interventi di edilizia scolastica immediatamente cantierabili.
Come emerge anche dalle recenti campagne lanciate dai principali organi di stampa regionali, i cui lettori sono incitati a mandare segnalazioni su situazioni di scuole danneggiate o bisognose di interventi, traspare una decisa sensibilizzazione a riguardo.
Del resto, lo studio del rischio sismico degli edifici scolastici e la definizione di strumenti utili per la sua riduzione erano già stati resi noti con il progetto ASSESS - Analisi degli Scenari Sismici degli Edifici Strategici Scolastici  (2008-2011) - che ha visto coinvolti le istituzioni scientifiche regionali, OGS (Istituto Nazionale di Geofisica e Sperimentale) e gli atenei di Udine e Trieste, con attività di indagine sviluppate in modo da pervenire alla conoscenza della situazione complessiva in termini di livello di rischio e delle esigenze di intervento sui singoli edifici scolastici.
Complessivamente al Livello 1 (“a tavolino”) sono già stati analizzati tutti i 1022 edifici scolastici censiti dall’anagrafe nella regione Friuli Venezia Giulia, per il 10% di essi l'analisi è stata condotta al Livello 2 (“speditivo”) e, per il 10% di questi ultimi, l'analisi è stata condotta al Livello 3 (“di dettaglio”).
I risultati ottenuti (cfr. http://sprint.uniud.it/ricerca/progetti/assess) hanno già fornito un quadro d’insieme per ambito territoriale, consentendo di formulare graduatorie di priorità di intervento e di pervenire ad una stima sommaria delle risorse finanziarie necessarie per la loro attuazione. Essi hanno evidenziato anche l'importanza di considerare le criticità del sito, con la necessità di un approccio che consideri tutti gli aspetti legati alla sicurezza e non soltanto la “vulnerabilità” dell'edificio.
E’ stata sottolineata altresì la positiva influenza della ricostruzione a seguito del terremoto in Friuli del 1976, tuttavia, il significativo incremento degli standard di sicurezza introdotti dalle norme sismiche (NTC-2008) hanno indicato una generalizzata presenza di scuole con classi prestazionali di livello inferiore, pur con stime attorno alle “tre stelle”; le valutazioni meno positive si sono riscontrate prevalentemente nelle aree non classificate sismiche prima del 2003, in particolare per edifici in cemento armato o in muratura che non hanno subito interventi di miglioramento sismico.
Ancora una volta in Friuli Venezia Giulia ci siamo dimostrati precursori nell’analisi di problematiche riconosciute sempre molto dopo.


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